Patch test e Nichel: le tappe del test diagnostico

Il patch test è considerato il test più affidabile per diagnosticare la sensibilità al nichel, uno dei più comuni allergeni, presente in molte cose di utilizzo quotidiano, come gioielli, cerniere lampo e bottoni.

Sviluppato per la prima volta negli anni ’70, tuttora ampiamente prescritto per diagnosticare specifiche forme di dermatite da contatto.

Patch test verso il nichel: le tappe del test diagnostico

Come si esegue il test?

ll patch test inizia con l’esame della cute della persona, per assicurarsi l’assenza di lesioni o infiammazioni della pelle, che potrebbero influire sui risultati dell’esame. Successivamente si applica un cerotto contenente Nichel sulla cute solitamente della schiena.

Dopo che il cerotto è stato lasciato a contatto della pelle per 48 ore, il medico lo rimuoverà e dopo ulteriori 30 minuti esaminerà la pelle. Eseguirà un ulteriore lettura dopo ulteriori 48 ore dalla rimozione. In presenza di eventuali reazioni, il medico ne valuterà l’intensità rilevando la sensibilità al metallo.

Quando è consigliato eseguire l’esame?

Bisogna sempre farsi guidare dallo specialista per capire se è utile eseguire l’esame, sottoponendosi prima ad una visita allergologica. Una delle motivazioni più comuni per le quali si esegue l’esame è il sospetto di una possibile dermatite da contatto verso qualcosa che potrebbe contenere nichel.

Il patch test può anche essere utile per determinate professioni, come i gioiellieri, sicuramente più esposti al contatto con il nichel sul lavoro.

Cosa fare se si è allergici al Nichel?

Se il medico diagnostica la sensibilità al nichel, saranno fornite raccomandazioni su come evitare o limitare fortemente l’esposizione al metallo preferendo alternative nichel free per le varie esigenze quotidiane (gioielli, cerniere lampo, bottoni, utensili da cucina e così via).

In alcuni casi, potrebbe essere necessario evitare completamente l’esposizione al nichel, ad esempio se la persona ha avuto reazioni allergiche gravi in passato.

E’ un esame sicuro?

Il patch test è generalmente considerato sicuro, ma ci sono alcuni potenziali rischi da considerare. Se la persona ha la pelle molto sensibile, il patch test potrebbe causare irritazione o infiammazione con talvolta la possibilità di esiti cicatriziali. Fondamentale farsi guidare dallo specialista.

Ci sono delle nome di preparazione al test?

Non sono necessarie particolari precauzioni prima di eseguire il test. Mentre è in corso però è importante prestare attenzione a non sudare in maniera abbondante e non staccare il cerotto (ad esempio non si potrà fare sport), non esporsi al sole e non bagnarlo. Il test non si effettua nelle donne in gravidanza e in chi ha assunto cortisone per via sistemica (in compresse per bocca o per via iniettava) nei 7 giorni prima del test. Tale classe di farmaci non potrà essere assunta per tutta la durata dell’esame.

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