La visita allergologica: tutto quello che devi sapere

La visita allergologica inizia con l’anamnesi, ovvero un’intervista dettagliata del paziente riguardo ai suoi sintomi, la storia medica e le eventuali allergie precedenti. Il medico potrebbe anche chiedere al paziente di compilare un questionario riguardante i suoi sintomi e i fattori che li peggiorano o li migliorano.

Le domande che potrebbe fare il medico allergologo possono variare a seconda del problema riferito dal paziente. Risulta quindi utile arrivare al colloquio con lo specialista con informazioni dettagliate rispetto al proprio problema di salute.

Dott.Giovanni Paoletti - La visita allergologica  e tutto quello che devi sapere

Quali informazioni possono essere utili se il paziente sospetta di avere un’allergia alimentare?

Se il paziente sospetta di avere un’allergia alimentare è utile che riferisca quando sono iniziati i sintomi, cosa aveva mangiato (nello specifico con quali ingredienti era composto il pasto), che tipo di sintomi ha manifestato, dopo quanto tempo sono comparsi dall’assunzione del pasto, dopo quanto tempo si sono risolti e se è stato necessario ricorrere a trattamenti farmacologici. Inoltre è molto importante capire se i sintomi si sono ripresentati una volta che si sono assunti nuovamente gli alimenti sospettati di essere responsabili dell’allergia.

Se invece non è chiaro quale possano essere gli alimenti che comportano i sintomi, potrebbe essere molto utile iniziare un diario, in cui si riportano tutti i cibi mangiati e quali hanno o meno dato il problema.

Sarà poi il medico specialista al termine della visita ad indicare con queste informazioni quale sia il test più utile da eseguire.

Quali informazioni possono essere utili se il paziente sospetta di avere un’allergia verso i pollini, acari, epitelio di animali o altri inalanti?

Se si pensa a una forma di allergia verso sostanze inalate, potrebbe essere utile riportare al medico informazioni riguardanti una stagionalità dei sintomi o la loro comparsa in tutti i mesi dell’anno. Se vi sono luoghi o animali che scatenano i sintomi. Quali sintomi e con quale severità si manifestano, ad esempio bruciore agli occhi e al naso, lacrimazione abbondante e rinorrea anteriore, difficoltà respiratoria, peso al petto e produzione di fischi quando si espira l’aria. Infine se si sono utilizzati dei farmaci per alleviare la sintomatologia quali e che risultati hanno dato al paziente.

Quali informazioni possono essere utili se il paziente sospetta di avere un’allergia verso i farmaci?

In caso di sospetta allergia verso un farmaco, il medico chiederà dettagli sul momento in cui i sintomi sono comparsi, la loro gravità e durata. Nello specifico è importante sapere il nome commerciale del farmaco che ha assunto e la dose, se è stato assunto nel corso di un ricovero potrebbe essere molto utile avere una copia della cartella clinica. Inoltre il medico chiederà per quale motivo stava assumendo quel farmaco, dopo quante somministrazioni del farmaco sono comparsi i sintomi, cosa ha fatto il paziente per attenuare la sintomatologia insorta.

Altre informazioni importanti possono essere il fatto di aver assunto nuovamente quella molecola dopo l’evento e se il paziente tollera altri farmaci di quella classe.

Quali informazioni possono essere utili se il paziente sospetta di avere un’allergia verso la puntura di insetti?

Il paziente con sospetta allergia verso un la puntura di un insetto dovrà fornire informazioni sul tipo di insetto che lo ha punto e dove si è verificata la puntura. Se il paziente non sa esattamente riconoscere l’insetto potrebbe essere utile riportare informazioni quali il colore, la dimensione, se aveva peli o meno e se nel momento della puntura ha rilasciato il pungiglione.

Il medico allergologo chiederà dettagli sui sintomi specifici che il paziente ha sperimentato, come ad esempio eruzione cutanea, difficoltà a respirare, gonfiore, mal di testa o altri sintomi. Infine informazioni sulle cure mediche che il paziente ha ricevuto in seguito alla puntura.

Dopo il colloquio?

Successivamente, si eseguirà un esame fisico del paziente, che potrebbe includere la valutazione dell’apparato respiratorio, della cute e delle mucose oltre che dell’addome. Se il medico sospetta un’allergia, potrebbe raccomandare alcuni test diagnostici, come prove cutanee, una spirometria o esami specifici che possono variare di volta in volta a seconda del racconto del paziente.

Dopo aver effettuato i test diagnostici più opportuni, il medico discuterà i risultati con il paziente e gli fornirà una diagnosi. In caso di allergia confermata, il medico potrebbe raccomandare una terapia farmacologica e potrebbe raccomandare cambiamenti nello stile di vita per evitare i fattori scatenanti.

In sintesi, la visita allergologica è un processo dettagliato che aiuta a identificare e gestire le allergie del paziente.  Risulta essere una parte importante del processo di cura, perché permette al medico di comprendere i sintomi del paziente e di trovare una soluzione per gestirli al meglio.

Quindi dovrebbe essere considerata da chiunque soffra di sintomi allergici persistenti o debilitanti, poiché può aiutare a migliorare la qualità della vita del paziente e prevenire complicazioni più serie.

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