Sconfiggere le allergie con la terapia desensibilizzante: Un Respiro di Sollievo

Le allergie verso gli inalanti rappresentano una sfida significativa per la qualità della vita di milioni di persone in tutto il mondo. Queste reazioni immunitarie legate all’iperattività a sostanze comuni presenti nell’ambiente, come pollini, acari della polvere e epiteli di animali, possono causare sintomi sgradevoli e talvolta gravi, come starnuti, prurito agli occhi, congestione nasale e difficoltà respiratorie. Fortunatamente, la terapia desensibilizzante verso gli allergeni inalanti si è dimostrata un’opzione promettente per alleviare i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da queste condizioni.

Sconfiggere le allergie con la terapia desensibilizzante: Un Respiro di Sollievo

Meccanismi della Terapia Desensibilizzante

La terapia desensibilizzante, comunemente chiamata immunoterapia specifica, ed impropriamente chiamata “vaccino anti-allergico”, mira a ridurre la reattività del sistema immunitario nei confronti di specifici allergeni. Questo obiettivo viene raggiunto attraverso una serie di somministrazioni controllate e crescenti dell’allergene stesso. Il processo inizia con dosi minime standardizzate, che vengono gradualmente aumentate nel corso del tempo. Questo approccio mira a “allenare” il sistema immunitario in modo che sviluppi una tolleranza, quindi una risposta meno reattiva e meno sintomatica all’esposizione agli allergeni.

Composizione della terapia desensibilizzante

Importante chiarire il concetto che all’interno dei prodotti farmaceutici per la terapia desensibilizzante ci sono estratti allergici ad alta dose di specifiche proteine allergizzanti su cui si vuole agire. Questi estratti sono, per alcuni prodotti in commercio, titolati (quindi si sa quante molecole sono presenti di quella specifica proteina allergizzante) sulle principali molecole di quel polline, di quegli acari o della sostanza inalante su cui si sta agendo per la desensibilizzazione.

Tale protocollo terapeutico è estremamente personalizzabile dal clinico sulla base della storia di salute e degli esami allergometrici eseguiti sul paziente.

Non tutti i prodotti in commercio sono uguali tra loro, anche se rivolti verso lo stesso allergene. Perciò è sempre bene fare un colloquio approfondito con un medico esperto.

Tipi di Terapia Desensibilizzante

Esistono due principali modalità attualmente in commercio di terapia desensibilizzante verso gli allergeni inalanti: la terapia sublinguale (SLIT) e la terapia iniettiva sottocutanea (SCIT).

1. Terapia Sublinguale (SLIT)

La SLIT richiede l’assunzione di piccole quantità di allergene sotto la lingua. Questo metodo è spesso preferito per la sua sicurezza e facilità di somministrazione. Le dosi di allergene vengono gradualmente aumentate permettendo al sistema immunitario di adattarsi gradualmente alla presenza dell’allergene e di sviluppare una risposta meno reattiva.

2. Terapia Iniettiva Sottocutanea (SCIT)

La SCIT invece necessità di iniezioni sottocutanee di allergene, solitamente somministrate da un professionista sanitario. Questo metodo è stato ampiamente utilizzato ed è considerato altamente efficace nella riduzione dei sintomi allergici. Anche in questo caso, le dosi vengono gradualmente aumentate nel corso del tempo per raggiungere una desensibilizzazione efficace.

Benefici della Terapia Desensibilizzante

La terapia desensibilizzante verso gli allergeni inalanti offre una serie di benefici significativi per i pazienti affetti da allergie. Alcuni dei principali vantaggi includono:

  1. Riduzione dei Sintomi: La terapia desensibilizzante è nota per ridurre l’intensità e la frequenza dei sintomi allergici, migliorando così la qualità della vita dei pazienti.
  2. Prevenzione delle Reazioni Gravi: In alcuni casi, l’immunoterapia specifica può aiutare a prevenire lo sviluppo di reazioni allergiche gravi o riacutizzazioni dell’asma nei pazienti sensibilizzati.
  3. Effetti a Lungo Termine: Diverse ricerche hanno dimostrato che la terapia desensibilizzante può portare a benefici a lungo termine anche dopo la fine del trattamento.
  4. Minore Dipendenza dai Farmaci: La riduzione dei sintomi allergici può comportare una minore necessità di farmaci antistaminici o corticosteroidi.
  5. Minor sviluppo di nuove sensibilizzazioni: ci sono studi che hanno dimostrato come la terapia desensibilizzante possa prevenire nuove sensibilizzazioni verso altri allergeni.

Durata

La terapia desensibilizzante non è un trattamento che darà al paziente dei benefici immediati.

Potrebbe essere assimilata all’istruzione scolastica: l’alunno giornalmente impara nuove nozioni e queste informazioni faranno parte della sua crescita intellettuale e professionale, ma per formarsi l’alunno necessità di anni di studio. Se non frequenta con costanza la scuola, otterrà dei buoni voti con maggiore difficoltà.

Cosi la terapia desensibilizzante richiede almeno 3 anni (normalmente viene prescritta dai 3 ai 5 anni di trattamento) e per avere piena efficacia è molto importante che il paziente si attenga in maniera scrupolosa all’assunzione o somministrazione del prodotto secondo piano fornito dal medico prescrittore.

Regimi di desensibilizzazione

A seconda di quale sia il target di desensibilizzazione il medico che prescriverà la terapia desensibilizzante potrà scegliere regimi di assunzione diversi:

Assunzione perenne

Per allergeni che sono presenti tutto l’anno come gli acari della polvere o gli epiteli degli animali con alta probabilità il trattamento verrà consigliato per tutto l’anno senza delle pause.

Assunzione pre costagionale

Per allergeni stagionali come alcune piante che hanno la pollinazione solo stagionale, il medico potrebbe prescrivere la terapia solo da qualche mese prima della pollinazione e poi farvela continuare per il periodo di pollinazione della pianta.

Naturalmente ci possono essere delle eccezioni. Ad esempio alcuni allergeni come quello della “Parietaria” in alcune zone dell’Italia è diventato un perenne (pollina tutto l’anno), perciò pur essendo un polline notoriamente stagionale il medico prescrittore vi potrebbe consigliare di assumere la terapia per 12 mesi all’anno.

Sfide e Considerazioni

Nonostante i benefici, la terapia desensibilizzante presenta alcune sfide e considerazioni importanti:

  1. Impegno Temporale: La terapia desensibilizzante richiede un impegno a lungo termine, con dosi ripetute somministrate regolarmente per anni. Se non si è costanti nell’assunzione il trattamento potrebbe non avere gli effetti desiderati.
  2. Reazioni Avverse: Sebbene rare, possono verificarsi reazioni avverse durante la terapia. Spesso però queste sono di lieve entità e facilmente gestibili.
  3. Necessità di Supervisione Medica: La terapia desensibilizzante dovrebbe essere somministrata sotto la supervisione di un medico specialista, che può monitorare da vicino la risposta del paziente e apportare eventuali modifiche al protocollo.

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