La Spirometria racconta una storia: la tua !

La spirometria è un esame non invasivo, che viene utilizzato per valutare la funzionalità respiratoria di un individuo. L’esame raccoglie dati sulla quantità e la velocità del flusso d’aria in entrata e in uscita dai polmoni durante la respirazione. In particolare, è in grado di fornire informazioni sulla presenza di disturbi respiratori come l’asma, la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e altre patologie.

La spirometria è un esame non invasivo per valutare la funzionalità respiratoria e la salute del tuo albero respiratorio.

Come si esegue la spirometria?

La spirometria viene eseguita utilizzando uno strumento chiamato spirometro, misurando la quantità di aria inspirata ed espirata. Il paziente respira attraverso un boccaglio collegato al dispositivo, che registra i dati sul computer. Durante la procedura, è molto importante seguire le istruzioni del medico: respirare profondamente, trattenere il respiro per qualche secondo ed infine espirare il più velocemente possibile nel boccaglio prolungando l’espirazione per circa 6 secondi. L’esame richiede 10-15 minuti. Viene consigliato di indossare vestiti comodi e nulla che possa costringere il collo, come una cravatta. Per poter svolgere l’esame il paziente deve essere in grado di seguire le istruzioni del medico.

Quali sono i parametri misurati dallo spirometro?

I principali parametri misurati dalla spirometria sono la capacità vitale forzata (FVC), il volume espiratorio forzato nel primo secondo (FEV1) e il rapporto tra il FEV1 e la FVC (FEV1/FVC). La capacità vitale forzata rappresenta la quantità massima di aria che il paziente può espirare dopo un’inspirazione completa, mentre il volume espiratorio forzato nel primo secondo misura la quantità di aria che può essere espirata in un secondo dopo una completa inspirazione. Il rapporto FEV1/FVC è un’indicazione sulla presenza di un disturbo respiratorio definito come “ostruttivo”, come ad esempio in casi di asma o BPCO.

Quale è lo scopo della spirometria?

La spirometria viene utilizzata principalmente per diagnosticare disturbi respiratori, ma può anche essere utilizzata per monitorare il progresso di una patologia respiratoria e per valutare l’efficacia di un trattamento farmacologico.

Ci sono dei rischi nell’eseguire l’esame?

La spirometria è generalmente un esame sicuro e non invasivo, ma può essere controindicata in alcuni casi. Ad esempio, la spirometria può essere sconsigliata per i pazienti che hanno recentemente subito un intervento chirurgico al torace, che hanno avuto un’embolia polmonare o che hanno una patologia cardiaca grave. Inoltre, la spirometria può essere difficoltosa da eseguire per i pazienti che hanno problemi a seguire le istruzioni del medico.

Bisogna avere degli accorgimenti prima di sottoporsi all’esame?

Prima di eseguire una spirometria, può essere necessario sospendere alcuni farmaci, come i broncodilatatori e i corticosteroidi inalatori, per un certo periodo di tempo. Il medico fornirà al paziente le istruzioni specifiche in base alla sua situazione clinica.

Chi può eseguire la metodica?

La spirometria può essere eseguita in diversi contesti e da diverse figure sanitarie come il medico specialista, il medico di base, l’infermiere o il tecnico, dopo un corretto training per poter usare lo strumento.

L’interpretazione dei risultati della spirometria è invece affidata al medico, che valuterà i parametri misurati e ne stabilirà la significatività in base alle caratteristiche del paziente.

La spirometria è come un’impronta digitale: propria e unica per ogni individuo, che per essere letta richiede un attenta analisi interpretativa dei valori ottenuti dalla macchina supportata da una certa esperienza.

In conclusione, la spirometria è un esame non invasivo fondamentale per valutare la funzionalità respiratoria. L’interpretazione dei risultati deve essere affidata al medico specialista esperto, che valuterà i parametri misurati in base alle caratteristiche del paziente.

In caso di disturbi respiratori, è fortemente raccomandato consultare uno specialista attraverso una visita specialistica che valuterà sul singolo caso clinico, la presenza dei presupposti per l’esecuzione della spirometria.

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